Viaggioleggero

less is more… more or less

Category: decrescita

Passo indietro o salto mortale?

Questa mattina ho aperto Facebook e ho trovato postata da più di uno dei miei contatti, questa intervista a Serge Latouche, leader del Movimento per la Decrescita. Da qualche mese di questo movimento di parla molto anche da noi, e non sempre in modo appropriato. Io stesso ho postato ogni tanto qualcosa, qui o su Facebook. Inutile dire che le argomentazioni e le critiche del Movimento sono molto meno superficiali di quel che passa sui giornali o in tv, in quei rari casi in cui questi se ne occupano. Coinvolgono in realtà dottrine macroeconomiche, vicende storico-sociali, antropologiche e umane la cui analisi è piuttosto complicata, soprattutto se chi cerca di capirne di più è, come me, a digiuno di determinati argomenti.

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È anche colpa mia!

Dunque da qualche settimana siamo ufficialmente in recessione. Ufficialmente… In realtà lo siamo da un po’, ma l’ufficialità è arrivata solo da poco. Prima tutti sapevano ma facevano finta di nulla. “I ristoranti sono pieni, in aereo non si trova un posto…”, ricordate no?

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Quale futuro davanti

Guardo mio figlio Luca, davanti a me. Ha 9 anni (“…e mezzo!”, preciserebbe lui), e come si suole dire… tutta la vita davanti. Lo guardo nella sua tenuta da trekking economica ‘made in Decathlon’. Si sente troppo fico… Siamo in campeggio per un ‘weekend dei maschi’, io e lui, in tenda vicino Tivoli.
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Il campo gravitazionale

C’è qualcosa che non va. Io sto cercando di cambiare strada, ed ho già le mie difficoltà, quelle che di solito si incontrano quando si è sempre fatto X e si decide di cominciare a fare Y. Ma non è solo questo. Vengo comunque risucchiato verso X. Ci sono delle forze che cercano di impedirmi di andare verso Y. Leggi il resto di questo articolo »

Austerità: fra scelta e imposizione

Inizialmente avrei voluto semplicemente scrivere un commento al post pubblicato da Minimo. Ma l’argomento è troppo importante (o almeno così pare a me) per liquidarlo in poche righe. È importante perché, per quanto io sia d’accordo con Simone Perotti quando scrive (Avanti tutta) che l’unica rivoluzione oggi possibile è quella individuale, è innegabile che il problema da affrontare riguarda tutti, come singoli ma anche come famiglie, classi sociali, popolazioni addirittura, e interi continenti (il nostro soprattutto). Leggi il resto di questo articolo »

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