30 oggetti in 30 giorni: com'è andata
by albi69
L’esperimento è terminato. Lo avevo annunciato qui . 30 oggetti da eliminare nel giro di 30 giorni: ovvero un decluttering quotidiano forzato. Tutto è andato secondo programma. Ho eliminato 30 oggetti di varia natura che alloggiavano in casa, a vista o meno. Ma ho anche scoperto che…
…non mi è piaciuto. Passata (molto presto) l’eccitazione per il gioco, per la scommessa, la cosa è diventata un po’ pesante. Preferisco di gran lunga eliminare 30 oggetti in un giorno solo, piuttosto che eliminarne 1 al giorno per un mese intero. Mi è capitato di dimenticarmi di farlo più di una volta, e quindi di dover recuperare il giorno successivo con due oggetti. Insomma, alla fine è diventato un lavoro più che un piacere. Lo sconsiglio vivamente. Per la cronaca, questo è l’elenco degli oggetti eliminati (le foto invece sono tutte sulla timeline della pagina Facebook di Viaggioleggero):
Al mercatino dell’Usato:
• Macchina fotografica analogica
• Cavalletto per video/fotocamera
• Cintura di pelle
• Penna stilografica
• Marsupio porta iPod
Venduto su eBay Annunci:
Lettore cd portatile
Regalati:
• Poltroncina Ikea
• Skateboard
Direttamente nel cassonetto:
• Sacca stagna da sub
• Sandali infradito da spiaggia
• Cappellino Italia ’90
• Servizio di fazzoletti di cotone
• Maglie di lana
• Radiosveglia
• Cintura di tela
• Occhiali da sole
• Sandali in gomma
• Scarpini da calcio
• Barattolo di vernice
• Listelle di scorta di una tapparella
• Cellulare Nokia (pensavo funzionasse invece era rotto)
• Lampada Ikea
• Soprammobile maschera Maia
• Soprammobile Mariachi
• Pesi da caviglia
• Zainetto
• Sci
• 2 Trolley
• Zaino Trekking
Reblogged this on Riciclone, l'usato di famiglia in HD.
Noi ci proviamo con il mostro mercatino familiare
Bravi, bella idea! (http://riciclone.wordpress.com)
Per il momento i potenziali acquirenti sembrano un pochino timorosi. Comunque noi non demordiamo.
Anche perchè non abbiamo altra scelta ;-),
Grazie per aver postato il nostro indirizzo. Buon decluttering Lucia e Riccardo
L’ho postato anche sulla pagina Facebook di Viaggioleggero. Intanto, in bocca al lupo!
Che dirti…ancora grazie e crepi il lupo.
Ti inseriremo nel nostro blogroll
Un caro saluto
Lucia e Riccardo
E di cosa, figuratevi… Se non ci si aiuta fra… riciclatori!
Collegando questo post a quello precedente sulle “liste”, per me non funziona avere troppe “liste” perché appunto come scrivi qui non riesci a seguirle tutte. Una liste di cose da fare va bene, due riesco, alla terza lista non seguo più niente e diventa un peso invece che un piacere. Massimo due liste, da seguire con impegno, poi basta.
Ciao.
No aspetta, io qui non ho fatto una lista di cose da eliminare. L’impegno (stressante) era proprio quello di scovare ogni giorno una cosa diversa ed eliminarla. La lista l’ho fatta a posteriori. Io con le liste ci vado a nozze. È una cosa che ho scoperto anni fa quando facevo immersioni subacquee. La checking list dei sub è importantissima per essere sicuri di avere dietro tutto quello che può servire. Da lì ho iniziato a farne ogni volta che dovevo partire per andare da qualche parte, per lavoro o vacanza. Con il risultato che adesso se penso di fare la valigia senza una lista mi prende il panico. No, comincio a comporre la lista qualche giorno prima, mano a mano che mi vengono in mente le cose da portare. E poi all’ultimo momento preparo la valigia. Adesso ho sul computer la lista delle cose da portare quando vado a fare trekking, la lista delle cose per fare campeggio, la lista degli argomenti da sviluppare sul blog, la lista di cose da fare durante il weekend ecc. Quando mi viene in mente qualcosa da aggiungere lo faccio. In questo modo non devo tenere a mente tutto… apro la mia lista e il gioco è fatto. Lo trovo molto comodo.
Allora è vero quello che dicono i buddisti, che ci sono diecimila cielie ognuno ha il suo. Io non so gestire le liste, mi stressano. Una cosa però non capisco: la tua difficoltà a scovare una cosa da eliminare. Perché eliminarla allora? Se io elimino una cosa è perché mi da fastidio averla tra i piedi. Vero che non elimino mai niente perché praticamente riciclo tutto, oppure regalo subio ciò che non mi serve, ma quando elimino è proprio perché non solo non devo scovare, ma proprio quella cosa mi supplica di essere gettata via, mi da fastidio. altrimenti ci convivo tranquillamente. Ciao.
Ciao. La difficoltà nasce dal fatto che avendo in questi mesi eliminato gran parte delle cose che non mi servivano più, non ne ho più in bella vista. E invece dentro cassetti, stipetti, ceste e armadi si nascondono cose completamente inutili che io non voglio più avere in casa. Ho bisogno di avere meno cose a circondarmi. Di avere più spazio vuoto, meno peso nello zainetto che mi porto sulle spalle. Il paio di scarpe che non uso più, sta dentro una scatola, archiviata con altre scatole di scarpe dentro lo sgabuzzino. Se io apro tutte le scatole di scarpe riesco a scovare il paio di sandali che non mi serve più. Lo butto, e magari mi accorgo che posso eliminare anche la scatola. I sandali non mi davano mica fastidio, il posto per tenerli ce lo avevo… e mi ero anche dimenticato di averli quei sandali. Se mi metto a cercare, invece, riesco a scovare cose da eliminare. E avendo meno cose mi sento più leggero.
Io faccio così: vuoto i cassetti per terra nella mia stanza e lascio la roba in giro. Non la sistemo. Così mi da fastidio. il passo successivo per me è eliminare quel fastidio. che non vuol dire per forza buttare. Allora: butto, riciclo creando cose nuove e utili, oppure sistemo nel garage o in cantina delle cose che torneranno utili e uso un foglio excel per segnare dove sono messe. Quando avrò bisogno di cercare non getterò in aria la casa ma vedrò sul foglio excel il posto in cui le ho sistemate. in questo modo, qualche oggetto che si trascina in giro ogni giorno, ho sempre la casa vuota. In alternativa se non è proprio vuota, cmq è svuotabile nell’arco di una-due ore, se per esempio arrivano ospiti.
Ciao.
Beh, mi sembra comunque un buon metodo. Io non ho garage o cantine, solo uno stanzino (battezzato ‘stanzino degli orrori’) e un armadio a muro dove ho sempre stipato tonnellate di cose. Ma lo stanzino era diventato invivibile, e l’armadio ormai stracolmo era inutilizzabile. Dunque sono diventati i due luoghi dove ho operato più drasticamente. Come ti dicevo però, più che una questione di ordine fisico, per me sta diventando una questione mentale (devo sentirmi libero, meno appesantito). E dunque, mettere le cose via perché un giorno magari serviranno, non mi fa sentire meglio…
Beh, magari io risento della mia educazione familiare, i miei genitori sono di altri tempi e le cose costavano, se c’era un bel pezzo di cartone colorato, una bella stoffa, un vecchio vestito lo si metteva di lato perché “un giorno potrà servire”. Certo i tempi sono cambiati.
al mercatino qui da me avrebbero preso la metà delle cose che hai buttato nel cassonetto…peccato! e spero che per “cassonetto” tu intenda isola ecologica perché ci sono delle cose che vanno smaltite con tanta attenzione nella tua lista… :
comunque concordo, avevo provato anch’io a fare la cosa di un oggetto al giorno ed era stato un sacco stressante: meglio una bella passata tutta insieme!
La roba destinata al cassonetto era irriciclabile, credimi, troppo usata o comunque improponibile (e tranquilla: ho l’isola ecologica a cinque minuti da casa, tutto smaltito a regola d’arte). Un oggetto al giorno è uno stress… non ci eravamo dati al decluttering per diminuirlo, lo stress?
infatti! XD