Viaggioleggero

less is more… more or less

Tag: tempo

Necessità, priorità e distrazioni

Non ti distrarre! Mi capita di ripeterlo spesso a mio figlio. Quando fa i compiti, o è impegnato in un’attività sportiva, quando magari stiamo attraversando la strada… Non ha neanche 10 anni, è normale che, colpito da un milione di stimoli per certi versi ancora nuovi, parta per la tangente nel momento sbagliato. Ora però guardo me stesso e cerco di analizzare meglio le mie… distrazioni.

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Gesti di mille anni

Credo di aver capito cosa veramente mi piace delle arti marziali. Non le ho mai praticate, solo quest’anno per la prima volta mi sono avvicinato a quella che è forse la meno marziale di tutte, il Tai Chi. Però mi hanno sempre attirato, fin da quando ero bambino. Ma che mi piacessero quando ero bambino è abbastanza comprensibile, a quale bambino non piacciono? E a quale adolescente? Dopo, di solito, a meno che uno non le pratichi, la cosa finisce lì.

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Il passato può essere ingombrante

Riemergo da un fine settimana (e oltre) di febbre alta e forti dolori muscolari. È iniziato tutto venerdì sera, dopo un take away cinese per celebrare una ‘serata dei maschi’ (quando cioè la moglie è fuori, e io e mio figlio ci facciamo del male con cibo discutibile e film horror-demenziali). Quando si è trattato di convincere la piccola belva ad andare a letto, ho cominciato a sentire i primi brividi. Leggi il resto di questo articolo »

Priorità

“…una volta usciti dalla prima giovinezza, nella vita è necessario stabilire delle priorità. Una sorta di graduatoria che permetta di distribuire al meglio tempo ed energia. Se entro una certa età non si definisce in maniera chiara questa scala dei valori, l’esistenza finisce col perdere il suo punto focale, e di conseguenza anche le sfumature.” (Murakami Haruki – L’arte di correre)

I nodi al pettine

Il weekend in arrivo mi vedrà affrontare una tappa molto delicata nel mio percorso di decluttering. È infatti arrivato il momento di prendere di petto quello che è un po’ il mio Everest: la cameretta di servizio, quella che anche fra i miei amici è conosciuto come lo stanzino degli orrori. Si tratta di una camera di circa due metri per tre, dove negli anni è stato accumulato un po’ di tutto. Leggi il resto di questo articolo »

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