Viaggioleggero

Il weekend in arrivo mi vedrà affrontare una tappa molto delicata nel mio percorso di decluttering. È infatti arrivato il momento di prendere di petto quello che è un po’ il mio Everest: la cameretta di servizio, quella che anche fra i miei amici è conosciuto come lo stanzino degli orrori. Si tratta di una camera di circa due metri per tre, dove negli anni è stato accumulato un po’ di tutto. Non solo, dato che da questa stanzetta si accede anche al secondo bagno, dove abbiamo la lavatrice, viene usata anche per stendere i panni (non abbiamo un terrazzo dove farlo). C’è una libreria, anche, dove in mezzo a varie altre cose, ci sono (quasi) tutti i miei dischi (in vinile e cd), i miei film in dvd, e quanto sopravvissuto della mia vecchia raccolta di vhs. Era un momento che aspettavo, con una certa ansia, da quando ho iniziato a mettere ordine fra le mie cose. Perché molti di quei dischi e di quei film sono un bel pezzo della mia storia, la mia colonna sonora e il suo contraltare filmico. Ma sono troppi, veramente troppi. I dischi in vinile sono chiusi in uno scatolone dall’ultimo trasloco (aprile 2000), mentre il mio giradischi giace da altrettanto su un soppalco. Che senso ha? Vicino al giradischi c’è anche il resto dello stereo, compreso il lettore cd. Sono più di 10 anni che per ascoltare i cd uso il computer. E molti di loro sono stati acquisiti su iTunes, e trasformati in file mp3 che ho archiviato su un hard disk e sull’iPod. Un film in dvd già di per se si guarda meno spesso di quanto si ascolti un album su cd… e sono molti fra i miei ad essere stati visti una volta e basta. Parliamo di centinaia e centinaia fra cd, dvd e dischi in vinile. Non li uso, non mi servono, ho deciso di disfarmene. Non sarà facile, ed ho già deciso che comunque alcune cose verranno salvate, come i dischi dei Pearl Jam e i sei capitoli di Star Wars. Ma il grosso verrà venduto (ho già contattato alcuni negozi specializzati) o comunque eliminato. Amo ognuno di quei singoli dischi/cd/dvd/vhs. Ma mi legano al mio passato, e io voglio guardare avanti.