Becoming Minimalist: newsletter n. 8
by albi69
L’ho ricevuta già qualche giorno fa, ma a causa di altri impegni (leggi: procrastinazione) non ci avevo ancora messo mano. Ecco i nuovi link proposti dalla newsletter di Becoming Minimalist. L’editoriale, che salto a piè pari, parla dell’anniversario del libro di Joshua Becker, “Simplify”. Per l’occasione l’e-book viene messo in promozione su Amazon a 89 centesimi. Io l’ho letto, e ve lo consiglio. È interessante, e mette a fuoco in maniera lucida molte delle riflessioni che facciamo anche noi da queste parti.
Questi i link a blog e siti Internet che parlano di come semplificarsi la vita:
• 13 buone ragioni per vievere con meno (qui). La numero 3 è: “Perché il mondo, semplicemente, non può permettersi l’American Dream”.
• 30 modi per semplificare la vostra vita (qui). C’è anche in versione ridotta, con due sole regole: 1 – identifica cosa è più importante per te; 2 – elimina tutto il resto!
• Un’esperienza di semplificazione a Tel Aviv (qui). Si conclude con la massima di Colin Chapman (fondatore del team Lotus di F1): “Semplifica, e poi aggiungi leggerezza”.
• La storia del cambiamento radicale di una famiglia americana (qui). Da un’enorme casa vittoriana di New York, a un ranch fatiscente e tutto da restaurare in Florida.
Qui invece si parla di piccole case, piccole librerie
• Quella delle “tiny house”, ovvero delle microcase, è una moda che sta facendo proseliti. Ma come quella di questo video di Time (qui), non ne avevamo mai viste…
• Il decluttering dei libri è affare controverso (qui). Ma i libri non fanno il lettore. La lettura ti rende un lettore.
• Jobs diceva “Think Different”. Leo Babauta va oltre (qui): pensare diversamente è una cosa che si può imparare.
• La necessità di semplificare la propria vita per (ri)scoprire le proprie passioni (qui).
Io consiglio il libro “Simplify your life”, edizioni San Paolo, in italiano, basta fare un ventesimo delle cose contenute nel volume, davvero corposo, per risolvere un sacco di potenziali problemi prima che si verifichino. Il libro abbraccia uno spettro molto ampio della vita sociale e va molto oltre un trattato di decrescita, infatti credo sia stato scritto quando ancora questi temi non erano venuti alla ribalta. E’ un vero manuale di programmazine e semplificazione esistenziale.
Dimenticavo, credo sia anche più vicino alla realtà italiana erché gli autori sono europei, tedeschi, non statunitensi.
Ciao.
Grazie per la ‘dritta’, me lo vado a cercare!